...è da un po' che non passo di qui.
Avevo perso la password, sfuggita dalla mia memoria.
Oggi ho una spina nel cuore e forse toglierla mi porterà a far fluire parole.
martedì 27 dicembre 2011
lunedì 26 settembre 2011
Stasera ho chiesto al salumiere di accompagnarmi fuori.
E lui l'ha fatto.
Però arrivati alla MM Piola l'ho ringraziato e l'ho lasciato andare dicendogli, e questa è la parte più divertente, 'a buon rendere!'.
Ora però vi racconto l'antefatto. Mi piaceva partire dalla fine.
Ero al reparto frutta e verdura con portatile borsa a tracolla e cestino sempre più pieno (dettaglio non irrilevante) quando incrocio lo sguardo con un essere indefinito che sbiascica qualcosa del tipo 'mungabungatuesseredonnaiouomomungabunga'.
Proseguo la mia strada tra le mille interessanti corsie, incurante ma memore.
Mi imbatto in beni di ogni tipo: kiwi gold (10 euro due confezioni: uao-li-prendo faccio-una scorta di vitamine-e poi econooooomici!), cannelloni alla romana surgelati, salmone scozzese immigrato in Irlanda a soli 2€e 57, mentre noto con solenne godimento che i prezzi sono indicati non più da quei cazzilli stampigliati e ricoperti da plastiche che matematicamente faccio cadere e ci metto mezzora a rimontare, ma da fantastici dispositivi elettronici digitali.
E' subito amore.
Mentre tubo amabilmente con un bel 0,39€ (prezzo del patè di pollo), sento una presenza, un essere un DAS EIN (citazione filosofica)
..... è LUI!
Mungabunga al mio fianco.
... e non è subito amore.
Gli lancio un'occhiataccia di quelle che nemmeno un bambino ci crederebbe, ed ecco, risbiascica qualcosa, mi comunica, mi dice ma non intendo, sento solo il suo sguardo sotto il cappellaccio con la visiera 'I ♥ NY'.
Allungo il passo, faccio lo slalom salutando col cuore spezzato il mio 0,39€ , dribblo studentelli del Politecnico con carrelli colmi di merendine e maionese (ma che fanno, ce la spalmano sopra?!), vecchiette che contano i centesimini e gli omini GS che invitano ad usare le cassefaidatè.
'No! le odio!Mioddìo! Io HO BISOGNO della cassiera, LA VOGLIO!' Arrivo alla cassa, vorrei segnare il goal, ma ho sbagliato cartone animato. Guardo fuori, presto sarò a casa...e...
e...
e...
e...
è LUI!
Mungabunga è lì col naso appiccicato al vetro del GS.
Mi fissa, sì, certamente mi fissa.
Sento il pericolo
l'adrenalina sale
la cassiera mi dice: 'Ahò, cheffà, paga?!'
dissimulo tranquillità e solerzia,
sfodero la mia Visa e con la mano asciugo la fronte imperlata di sudore.
Sento il pericolo,
ma devo dissimulare, il nemico non deve fiutare la mia paura, se no è fatta.
Pago, mi allontano dalla cassa, tra me e Munghy (lo chiamo così, tra me e me siamo ormai in confidenza) c'è solo un metro di distanza e un vetro GS.Nella mente mi si affastellano milioni di pensieri, stratagemmi, soluzioni, inganni, ma il tempo scorre, la voce inesorabile sillaba
'SIE TE
PRE GA TI DI
U SCI RE !!!'
Il tempo scorre sabbia tra le mie dita, non torna indietro, non si può.
IO.
MUNGHY.
IL BUIO FUORI.
Quando...un lampo, un bagliore.
E' lui. La casacca coi segni della fatica del giorno, un bel bianco sporco, lo guardo, gli chiedo.
'Mi accompagni per piacere?' e il salumiere dice 'Sì'.
Io e il salumiere camminiamo quasi a braccetto per la strada antistante il GS e trafelata spiego del pericolo scampato, quando improvviso mi grida:'ATTENTA!!!'
Stavo per finire tirata sotto da una macchina. Mentre Munghy, immobile e serafico, beve a garganella la sua Fanta in bottiglia di plastica.
-THE END -
giovedì 22 settembre 2011
stanotte ho sognato
Stanotte ho sognato la città dei palazzi libri. Le finestre erano pagine di libri alte due metri, e sbatacchiavano per il vento. Qualcuno, per tenerle ben aperte, usava le mollette colorate dei panni.
sabato 17 settembre 2011
Ri...cordare. Buon Compleanno!
...erano i tempi di una bimba e la sua mamma.
immagini forti di te e delle tue parole.
Ricordo ancora, all'ingresso della classe Blu, io entravo felice con la merenda e tu mi richiamasti: 'sei disposta a dividerla con gli altri bambini? se hai solo tu una cosa e non sei disposta a cederne un po' agli altri, allora è meglio non averla'.
E ricordo i tuoi gialli Mondadori, la tua passione per la lettura che mi ha dato il nome. Sono orgogliosa dell'origine del nome che scegliesti per me.
Ero piccola e ti portavo i miei fogli: 'Mamma scrivo bene?' erano i miei scarabocchi di bimba e tu li accoglievi come capolavori.
E il carnevale e le chiacchiere, gli gnocchi e il segno con la forchetta, e poi il pongo di farina...e il disastro di noi tre da pulire, che irriducibile affrontavi, ogni volta col sorriso.
Ricordo le mie suppliche 'Mamma ti prego smetti di fumare' e tu che mi dicevi 'proverò' senza troppa convinzione.
E ricordo in ambulanza, quando 'Ma la sirena non si può spegnere, non vorrei dare fastidio'.
E il tuo grido, uno squarcio nel silenzio e la vita che tornava a fluire.
Ricordo che ti sbirciavo, di nascosto, mentre annodavi i lunghi capelli rossi nella tua treccia. Incantata pensavo 'quanto è bella' . E sarei rimasta lì per sempre.
E la mia testa sulle tue gambe a cercare le uova...una ad una...benedetti pidocchi, erano carezze per me.
Ora siamo qui...la vita fluisce e ci unisce, le parole ci fanno da contrappunto e musica, la tua ironia mi è dono e la tua dolcezza sempre nuova scoperta.
Testona che sei e bisognosa della tua libertà hai ripreso il rito della sigaretta, il tuo momento, il tuo tempo, il tuo spazio. Testona che sei continui a lavorare, consumandoti e dandoti con lo stesso sorriso e lo sguardo pieno alle persone che incontri.
Abbiamo imparato ed inventato parole nuove, ci siamo arrabbiate, mai capite, e perdonate un milione di volte. Ora vedo la bimba che sei stata e tu vedi la donna che posso essere, ora se anche tu non fossi mia ti chiederei di esserci, ti cercherei, ti sceglierei.
Mi sembra una dichiarazione d'amore...
...e lo è.
giovedì 15 settembre 2011
Ri-cordare... A mio fratello Rodrigo.
'Goldriiiiigoooo! Goldriiiigooo!' ...
Eravamo sulla Tirrenia di ritorno a Milano... Ricordi? Christian, inconsolabile
non si dava pace, piangeva disperato il saluto al suo cugino
preferito.
Quanti ricordi, quella vacanza... Ricordo che ci perdemmo
quella sera tra le villette di Torre delle Stelle a immaginare
insieme, 10 anni o giu di lì, le mille avventure e storie di mostri e
fantasmi. Una volta papà ci venne a cercare sul
lungomare... Chissà per quanto tempo eravamo spariti in quel quasar
della nostra immaginazione. Fu forse l'unica volta che lui, pelle
sarda tra le più coriacee al mondo, si scottó, di certo maledicendoci.
E lo stivale che mi tirasti durante una delle solite nostre
litigate? La vetrina in frantumi e...'e' colpa di Samantha,
che si è abbassata!'.
E ricordo la pista di biglie costruite col gesso...
E quando tu incantato restavi ad ascoltare le storie di UFO ed alieni di Luca
Guerrieri? Una sera tornasti a casa in lacrime spaventato per l'avvistamento
di una creatura giunta dalle stelle tra noi.
E la tua maestra con le scarpe da ginnastica col tacco? Quanto ci
faceva ridere, quella strega ricciolina dal rossetto rosso.
Ricordi che avevi paura delle tende, dell'orologio dalla luce verde
e del lampadario? Tutti di notte si trasformavano in creature viventi
che dovevi combattere.
E avevi un particolare potere: facevi i sogni 'a comando' . Decidevi cosa volevi sognare, spesso erano le puntate delle tue avventure, che volevi portare avanti. E la mattina felice dicevi:' Ce l'ho fatta!'.
Ricordo che mi insegnavi a scavalcare i cancelli, ed io ero sempre la
più imbranata, l'ultima ad arrivare. Così come con i videogiochi...mi insegnavi, ma l'unico in cui riuscivo era quello di Braccio di ferro mangiacuoricini.
E a natale? Le notti passate ad aspettare i regali?
E ti ricordi la Ghenga e la Magda? e la camera oscura dove imparammo a sviluppare le foto?
E le domenica alla fabbrica misteriosa? e le corse nei garage delle Generali? che teppisti eravamo. E quanto ci divertivamo.
Eccoci qui. Oggi è il tuo compleanno ed io ho un altro milione di
storie tue da raccontare a te e ai tuoi bimbi, che sorridono e giocano con il loro papà che fa i tuffi nella piscina in giardino, che canta a squarciagola la Pausini e Ramazzotti mentre guida, che batte ogni anno il record di polpette di tonno al volo, e che ha sempre, anche nelle difficoltà, la battuta ed il sorriso pronto per tutti.
Ti voglio bene, fratello mio,
buon compleanno
pieno di vita e di sogni sempre nuovi e belli da realizzare.
mercoledì 17 agosto 2011
Estate in via Maratta
...era il tempo del tubo verde di gomma attaccato al rubinetto
e di una bimba che passava a bagnare le rose.
I piedi erano in fretta nudi
ed il profumo della terra bagnata rinfrescava la sera.
(12 luglio 2010)
e di una bimba che passava a bagnare le rose.
I piedi erano in fretta nudi
ed il profumo della terra bagnata rinfrescava la sera.
(12 luglio 2010)
lunedì 1 agosto 2011
l'ultima volta che provai noia...
... era agosto, nel cortile assolato e muto.
Gli amici erano partiti per il mare e le montagne, luoghi che poi avrei scoperto nelle loro cartoline.
Forse fu un attimo. Poi misi in piedi l'albergo delle formiche (nere, no rosse) e delle coccinelle. E progettai di svegliarmi l'indomani alle 4 per andare alla ricerca degli scarabei verdi iridescenti, che si nascondevano paciosi tra la menta piperita e l'alloro.
La notte insonne per l’emozione, il papà si accorse del rumore della serratura che aprivo al rientro mattutino.
Vivevamo in 34 metri quadrati. Borbottò qualcosa, io dissi 'Niente niente' e si girò dall'altra parte.
mercoledì 27 luglio 2011
La serietà dell'intento
Erano giorni di profumo di cartelle nuove
l'emozione di rifare quei gradini
e tornare.
Il quaderno nuovo
e il primo foglio con le grechine.
Le pagine che seguivano non erano mai
così ordinate.
Mi commuove ricordare la serietà dell'intento.
(12.09.2010)
l'emozione di rifare quei gradini
e tornare.
Il quaderno nuovo
e il primo foglio con le grechine.
Le pagine che seguivano non erano mai
così ordinate.
Mi commuove ricordare la serietà dell'intento.
(12.09.2010)
Cimiano Hill
Bimbi filippini che danzano il walzer viennese
egiziani in maglie nerazzurre
kebab preparato da un arabo sardo.
E il sole bacia tutto.
(22.05.2010)
egiziani in maglie nerazzurre
kebab preparato da un arabo sardo.
E il sole bacia tutto.
(22.05.2010)
lunedì 25 luglio 2011
Cosa è davvero importante
Saranno giorni da stare in silenzio
a chiacchierare con me stessa.
Seduta su una poltrona sgualcita e logora,
cuccia dei miei ricordi
e dei miei sogni.
E guardandomi negli occhi
rispondere con tutta sincerità:
'cosa è davvero importante?
cosa tenere e cosa lasciare andare?'
(18.12.2010)
a chiacchierare con me stessa.
Seduta su una poltrona sgualcita e logora,
cuccia dei miei ricordi
e dei miei sogni.
E guardandomi negli occhi
rispondere con tutta sincerità:
'cosa è davvero importante?
cosa tenere e cosa lasciare andare?'
(18.12.2010)
domenica 24 luglio 2011
Primavera 2010, a Carolina
(Samantha) saluta finalmente questo inverno di riccio di castagna
e cioccolate calde.
Dà cautamente il benvenuto a questa primavera che
timida si affaccia
e che oggi le ha portato una notizia coraggiosa
e bellissima.
(15.04.2010)
venerdì 22 luglio 2011
Priorità
I ciclamini alla finestra occhieggiano
e chiedono più cure.
Ci sono priorità nella vita
che non andrebbero trascurate.
(27.11.2009)
e chiedono più cure.
Ci sono priorità nella vita
che non andrebbero trascurate.
(27.11.2009)
giovedì 21 luglio 2011
La nebbia (dedicata a Roberto)
A Cimiano
la nebbia avvolge e ammorbidisce gli spigoli.
I colori sono lontani.
Vedi solo il disegno delle cose
e anche se sfumato,
a volte può bastare.
(12.01.2010)
la nebbia avvolge e ammorbidisce gli spigoli.
I colori sono lontani.
Vedi solo il disegno delle cose
e anche se sfumato,
a volte può bastare.
(12.01.2010)
I Mondiali dell'82, Torre delle Stelle
Nell'82 avevo 9 anni
non portavo ancora il due pezzi
(ora semplice convenzione, ahimè)
e mi chiamavano: 'hei tu, bambino!'.
Ero a Torre delle Stelle, Villasimius, in pizzeria.
La mamma beveva birra e gassosa.
A papà bastava la sua Ichnusa.
La tv in bianco e nero non aveva l'audio e
a raccontare c'era la radio.
(11.07.2010)
non portavo ancora il due pezzi
(ora semplice convenzione, ahimè)
e mi chiamavano: 'hei tu, bambino!'.
Ero a Torre delle Stelle, Villasimius, in pizzeria.
La mamma beveva birra e gassosa.
A papà bastava la sua Ichnusa.
La tv in bianco e nero non aveva l'audio e
a raccontare c'era la radio.
(11.07.2010)
La neve a Milano
Neve a Milano
... e i ricordi corrono ai giorni da naso appiccicato al vetro.
La neve nel bicchiere, colorata dal vino.
E poi via coi sacchi neri alla montagnetta a rotolare liberi e felici.
Le guance rosse e tutto inzuppato di vita.
Dedicato a mia mamma e a tutti (gli altr)i bambini.
... e i ricordi corrono ai giorni da naso appiccicato al vetro.
La neve nel bicchiere, colorata dal vino.
E poi via coi sacchi neri alla montagnetta a rotolare liberi e felici.
Le guance rosse e tutto inzuppato di vita.
Dedicato a mia mamma e a tutti (gli altr)i bambini.
martedì 19 luglio 2011
Musica, i ricordi della Sami
...riemersi da un battito d'ali, grazie di avermi portato fin qui.
Avevo 8 anni, mi sembra, quando Orsolina e Pino, la mamma ed il papà, comprarono il primo fascicolo della 'Grande enciclopedia della musica classica'.
Erano fascicoli settimanali in bianco e nero, di forma quadrata, con all'interno un disco a 33 giri. Ogni dieci dischi arrivava il raccoglitore, era color marrone scuro, ne ricordo la consistenza. Eh, la memoria tattile...
Il loro arrivo era una conquista ed una nuova promessa. Ricordo il trionfante silenzio e la vibrante allegria che passava per le anime dei miei genitori nell'ascoltare e nel dirci 'zitti zitti' al crescere della Quinta di Beethoven.
Era Vivaldi il mio preferito di bimba. Il 'Cardellino' e 'La tempesta di mare' erano la mia voce interiore canticchiata fino alle superiori. Il disco conservato gelosamente nella mia-stanza-tutta-mia conquistata a 15 anni.
Un giorno, Rodrigo, dispetti da adolescenti che arrivano precisi dove non sanno ma devono arrivare, me lo rigò. Sentii come lo stridìo delle unghie sulla lavagna e un dolore di perdita di ciò che è prezioso.
Tra i dischi e tra i volti dei musicisti disegnati sulle copertine, ricordo Berlioz.
La musica che mi hai ricordato mi arriva, mista tra quei ricordi così vivi e ricchi.E' bella e leggera. Ali di farfalle di buon umore. Forse non ti ho risposto. Ma sicuramente l'ho fatto con tatto. Grazie, amico mio, di avermi riportato qui.
lunedì 18 luglio 2011
Quest'oggi (by Filippo)
tirava il vento da spazzare le nuvole impigliate tra i rami.
Ho chiesto a Coccinella di fare un giro coi pattini.
Abbiamo montato le vele sulle nostre spalle ed il vento ci ha accompagnato a spasso per la città.
Domani non c'è scuola, le cartelle dormicchiano nell'armadio fino a settembre.
Ma faremo le equivalenze e le divisioni a tre cifre. In quelle lei è più veloce, io mi confondo sempre un po'.
Come la tabellina dell'otto, che non mi ricordo mai cosa fa sette per otto...
Forse ora è meglio tornare ad acciambellarmi un po', mi sa che sognerò topolini col pallottoliere.
Ho chiesto a Coccinella di fare un giro coi pattini.
Abbiamo montato le vele sulle nostre spalle ed il vento ci ha accompagnato a spasso per la città.
Domani non c'è scuola, le cartelle dormicchiano nell'armadio fino a settembre.
Ma faremo le equivalenze e le divisioni a tre cifre. In quelle lei è più veloce, io mi confondo sempre un po'.
Come la tabellina dell'otto, che non mi ricordo mai cosa fa sette per otto...
Forse ora è meglio tornare ad acciambellarmi un po', mi sa che sognerò topolini col pallottoliere.
domenica 17 luglio 2011
Le nuvole si sono impigliate tra i rami... (by Filippo)
...quest'oggi.
Fa freschetto e non potremo andare in piscina.
Mi è venuto giù un lacrimone quando ho visto che fuori dalla finestra compariva il grigio e non l'azzurro...
Con tutte le prove di subacquea che avevo fatto questa settimana a casa... con le pinne e la maschera
glu glu glu glu nella vasca da bagno. Coccinella che è un po' fifona mi cronometrava...
Vi ho mai raccontato di quando abbiamo avuto ospite il Pesce Gatto? Nonno Pino era tornato a casa con una busta un po' strana...ballava! cìcchete ciàcchete cìcchete ciàcchete...alla fine abbiamo scoperto il mistero!
C'era dentro un pesciolone...vivo!!!
E allora, non ci crederete mai, ma abbiamo riempito la vasca da bagno (stavolta senza bagnoschiuma superbollicioso) e lui subito ci ha fatto un tuffo ad angelo!
E' vero è vero, sono un gatto...potevo farmi una bella mangiata da leccarmi i baffoni...
Ma sapete com'è: mi sono intenerito...
E poi era così bello passare le giornate a chiacchierare, a raccontarci dei mondi dei PesciGatto e dei GattiGatto, guardarci negli occhi e darci i bacini a pelo d'acqua...
Fa freschetto e non potremo andare in piscina.
Mi è venuto giù un lacrimone quando ho visto che fuori dalla finestra compariva il grigio e non l'azzurro...
Con tutte le prove di subacquea che avevo fatto questa settimana a casa... con le pinne e la maschera
glu glu glu glu nella vasca da bagno. Coccinella che è un po' fifona mi cronometrava...
Vi ho mai raccontato di quando abbiamo avuto ospite il Pesce Gatto? Nonno Pino era tornato a casa con una busta un po' strana...ballava! cìcchete ciàcchete cìcchete ciàcchete...alla fine abbiamo scoperto il mistero!
C'era dentro un pesciolone...vivo!!!
E allora, non ci crederete mai, ma abbiamo riempito la vasca da bagno (stavolta senza bagnoschiuma superbollicioso) e lui subito ci ha fatto un tuffo ad angelo!
E' vero è vero, sono un gatto...potevo farmi una bella mangiata da leccarmi i baffoni...
Ma sapete com'è: mi sono intenerito...
E poi era così bello passare le giornate a chiacchierare, a raccontarci dei mondi dei PesciGatto e dei GattiGatto, guardarci negli occhi e darci i bacini a pelo d'acqua...
venerdì 15 luglio 2011
Questa sera... (by Filippo)
... non avevo voglia di giocare a topi e ladri con Coccinella.
Che per chi ancora non lo sapesse è mia sorella.
Lei è tigrata e ha gli occhi gialli come la luna quando è piena e bassa, avete presente?
Io li ho azzurri, azzurri color gelato gusto puffo.
Dicevo: non avevo voglia.
E allora ho detto cià, magari mi metto a zampettare alla tastiera del computer.
Che per chi ancora non lo sapesse è mia sorella.
Lei è tigrata e ha gli occhi gialli come la luna quando è piena e bassa, avete presente?
Io li ho azzurri, azzurri color gelato gusto puffo.
Dicevo: non avevo voglia.
E allora ho detto cià, magari mi metto a zampettare alla tastiera del computer.
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